Come abbiamo re-interpretato la compravendita di oggetti online con un pizzico di gamification.
Il meccanismo di compravendita online di oggetti nuovi o usati, è un punto fermo del mondo 2.0. Solo in Italia si contano centinaia di piattaforme in cui chiunque può vendere e comprare oggetti da persone nelle vicinanze.
Con Astalocale abbiamo provato a reinventare questo processo, aggiungendo un tocco social e divertente, in grado di stimolare gli utenti a vendere i loro oggetti per un buon guadagno e al tempo stesso attirare gli acquirenti con prezzi vantaggiosi. Una piattaforma unica nel suo genere, che trova i suoi punti di forza nella geolocalizzazione, nel gaming e nel sistema di trust.
La prima necessità è stata quella di creare una piattaforma accessibile a tutti i livelli di utenza (età , sesso, location). Questo ci ha spinto ad un approccio mobile-first, ovvero una progettazione orientata agli smartphone, in modo da raccogliere un bacino di utenza più ampio. Tutte le logiche di utilizzo, l’experience e le funzionalità , sono state studiate per rendere al meglio in mobilità .
Trattandosi di una piattaforma di aste, un altro punto cruciale è stato lo sviluppo del sistema di notifiche push e sincronizzazione. Tutti gli utenti attivi in un’asta, dovevano essere in grado di seguire in tempo reale l’andamento, soprattutto nell’atto conclusivo con un carico maggiore di interazione. Per risolvere questa esigenza, abbiamo strutturato la sincronizzazione con un sistema push centralizzato, in grado di comunicare in tempo reale con tutti gli utenti, anche in modalità cross-devices.
Creare fiducia con un controllo end to end
La sfida più ambiziosa per Astalocale, emersa sin dai primi test reali, è stata quella di creare fiducia nel meccanismo delle aste online. L’utente medio è abituato a portali di aste poco trasparenti, dove i prezzi schizzano alle stelle in poco tempo, perdendo dunque competitività .
Trattandosi di aste geolocalizzate, dove nella maggior parte dei casi gli utenti vivono nelle vicinanze, bisognava annullare del tutto questa sensazione, al fine di rendere quanto più naturale e spontanea la fase di offerta e vendita.
Per affrontare al meglio questa sfida, abbiamo basato la piattaforma su un’autenticazione univoca e reale, ovvero tramite profilo Facebook, in modo da avere un match reale di tutte le informazioni di base.
Abbiamo inoltre progettato un sistema di ranking interno e trasparente degli utenti, alimentato direttamente dalla community sull’esperienza diretta (qualità dei prodotti venduti, comportamenti nelle chat, consegna e ritiro degli oggetti venduti o acquistati).
Attraverso il ranking e un sistema di intelligenza artificiale che abbiamo sviluppato, riusciamo ad individuare facilmente gli utenti potenzialmente inaffidabili in modo da bloccarne l’accesso. Tutte le aste sono inoltre verificate singolarmente da un nostro team, in modo tale da garantire una buona qualità delle informazioni e delle immagini, per invogliare ancor più gli utenti all’utilizzo della piattaforma nel miglior modo possibile.
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